Distinguersi dagli altri è un processo difficile. Ma è l’unico modo per realizzare i nostri sogni nel mondo del lavoro e fuori.
Ma davvero distinguersi dagli altri è così difficile? Vogliamo davvero continuare a pensare che tutti comunichiamo nello stesso modo, che vogliamo fare in tanti lo stesso lavoro e che (davvero) hanno tutti le stesse caratteristiche che ho io?
In questo spazio, datti il permesso di pensare che tu sia unico e unica e che tutto quello che hai pensato fino ad oggi è solo un interessante punto di vista, come mi ha insegnato la Vocal Coach Anna Chiara Farneti.
Come Diventare un Personal Brand
Diventare un Personal Brand e riuscire a distinguersi per raggiungere obiettivi e realizzare il proprio potenziale non è un cammino semplice.
È però una strada obbligata se vuoi cominciare a “fare la differenza” nel tuo lavoro. Ma cosa vuol dire fare la differenza per me? Fare la differenza significa impegnarsi nella creazione di un mondo un pochino migliore, dove le cose si mettono in discussione se non funzionano, dove si trovano soluzioni anziché sottolineare il problema.
Fare la differenza per me significa vedere il problema come una sfida, imparare a condividere in modo positivo un’idea, un’opinione, per creare collaborazioni e non trincee.
Fare la differenza per me significa imparare a collaborare in modo efficace, portando gioia e leggerezza, motivazione, laddove è assente da troppo tempo.
Tutto questo può farlo un Personal Brand che ha voglia di distinguersi e lavorare in modo efficace e positivo.
Perché, alla fine, lavorare meglio e bene aiuta tutti. E questa è l’unica generalizzazione che può esistere nel mio mondo.
Ma come mi trasformo in un Personal Brand?
Quello che ancora nessuno dice è che ognuno di noi è un Personal Brand nel momento in cui nasce (e mi piace pensare di essere la prima a dirlo).
Dal momento in cui facciamo il nostro ingresso nella società, cominciamo a distinguerci. Per le nostre orecchie, i nostri occhi, il nostro modo di parlare e poi, crescendo, i nostri voti a scuola e il nostro comportamento (troppo agitato, troppo studiosa, troppo giuliva, troppo al telefono…) e poi grazie alle nostre scelte (un tatuaggio, una scuola superiore, poi l’Università o il lavoro, un taglio di capelli, un fidanzato, un viaggio).
Noi siamo tutto quello che scegliamo, la nostra presenza sui social, la nostra assenza dai social, noi siamo le nostre azioni, siamo le nostre emozioni, siamo quel mix unico (provato scientificamente) irripetibile (anche se vi dicono, fin da piccoli, che siete uguali a vostra madre/padre/nonno/cugino). E tutto questo è Personal Branding.
In altre parole noi esseri umani comunichiamo da sempre e non possiamo astenerci dal farlo. Anche il nostro silenzio, se ci pensi un attimo, parla (forte e chiaro).
Con ogni nostro movimento e con la nostra presenza, creiamo una percezione nella mente degli altri.
E creiamo una percezione anche nella nostra mente: è il modo in cui ci vediamo, mediato anche dalla nostra immagine riflessa nello specchio.
Il risultato? Viviamo la nostra vita, anche professionale, su una zattera in mare aperto, in balia delle onde prodotte dalle percezioni degli altri (mai reali, pregiudizi, BIAS, e chi più ne ha più ne metta) e le nostre percezioni, molto spesso altalenanti, tra social e realtà, errori, incomprensioni.
Ma allora, come faccio a fare la differenza, come posso creare un Personal Brand che mi aiuti a lavorare meglio, che mi rappresenti sul serio, che mi supporti?
Niente panico, un modo c’è. E si chiama chiarezza.
I 5 step per fare chiarezza e creare un Personal Brand vero e autentico
La chiarezza è il punto di partenza per ogni cambiamento positivo e lo è anche per la creazione del tuo Personal Brand.
Come fai a raccontarti se non sai esattamente cosa vuoi comunicare? Un Personal Brand non racconta tutto quello che siamo, come persone e come professionisti. È necessario lavorare su cosa vogliamo mettere nel nostro Personal Brand di noi: cosa faremo vedere?
Quali tratti della nostra personalità faranno parte della nostra comunicazione? Quali sono le nostre skill peculiari che vogliamo far conoscere e raccontare al mondo, perché sono leve fondamentali per raccontare quello che facciamo?
Ecco i 5 step per cominciare a fare chiarezza e delineare il nostro Personal Brand in modo autentico, senza essere la banale copia di qualcuno:
trova il tuo perché,
definisci la tua vision,
metti insieme i tuoi valori,
definisci i tuoi obiettivi,
impara a raccontare la tua storia,
definisci i tuoi punti di forza, le tue passioni.
Vediamo nel dettaglio ognuno di questi punti.
Trova il tuo perché
Hai mai pensato al perché vuoi fare carriera o vuoi ottenere più clienti?
Se non lo hai ancora mai fatto, è arrivato il momento di farlo.
Tutto nella nostra vita potrebbe andare meglio se ci soffermassimo sul “perché” vogliamo fare una determinata cosa e non sul “come”.
Hai mai scelto qualcosa perché dovevi farlo? O perché le persone intorno a te ci tenevano, o perché si è sempre fatto così?
Bene, prova a fermarti e a riflettere sul perché non avresti voluto farlo. Oppure, se davvero tenevi a qualcosa, perché avresti voluto farlo.
La nostra società ci insegna come arrivare dove vogliamo: vuoi fare il dottore? Fai l’università, sacrificati e sarai dottore. Ma quando chiedo ai ragazzi che conosco perché vogliono fare i dottori, ascolto troppo spesso una pausa lunga. E quanto di questi ci mettono un’eternità a concludere il percorso per poter finalmente fare ciò per cui si sono preparati?
Ricordo tanti anni fa, un ragazzo che ho aiutato a prepararsi all’esame di 5 superiore. Ero incinta all’8° mese a avevo molto tempo a disposizione. Questo ragazzo mi era stato presentato come un caso irrecuperabile. Non aveva voglia, non raggiungeva nessun obiettivo, né tantomeno bei voti. Con lui ho ripassato, fatto schemi e mappe mentali. Ma la cosa pi importate che feci, fu ascoltare quello che gli piaceva fare. Lui amava il mare. Surfista sfegatato, voleva fare architettura navale e progettare navi e yacht per restare in mare il più possibile.
Gli spiegai allora che se voleva fare quel percorso di studi, doveva darci dentro perché altrimenti non avrebbe raggiunto il suo sogno e sarebbe rimasto a fare surf, osservando le navi da lontano. La sua passione aveva bisogno della matematica, della storia, della geometria, e di tanta motivazione.
Quella non gli mancava, perché avevamo trovato il suo perché. La libertà che gli dava il mare. La poteva sentire.
Quel ragazzo ha dato un esame pazzesco. Ha preso il massimo dei voti che poteva solo con l’esame, praticamente perfetto, ha finito l’università che desiderava e oggi lavora nel settore che aveva scelto 12 anni fa.
Il mio consiglio: sapere perché facciamo qualcosa, soprattutto quando è qualcosa di rilevante e importante per la nostra vita, è carburante allo stato puro per la tua motivazione e assicura il raggiungimento del tuo obiettivo. Prenditi del tempo per esplorare!
Definisci la tua vision
Per definire la tua vision, dobbiamo capire bene di cosa si tratta.
La visione è la capacità di vedere e pianificare il futuro.
E nel mondo del business, è quella frase che ti permette di restare motivato nel fare quello che fa perché incarna il cambiamento che porterai nel mondo grazie a quello che fai.
Ed è la diretta conseguenza del perché fare quello che fai, perché scegliere un lavoro, un Paese, dei collaboratori.
Il mio consiglio: prendi carta e penna e pensa, poi scrivi:
Tutte le scelte che stai facendo, dove ti porteranno?
E come miglioreranno il mondo, tra 10 anni?
Metti insieme i tuoi valori
Cosa ispira le tue scelte, ogni attimo? Forse non ci hai mai pensato, ma sono i tuoi valori.
I valori sono come le lucine sugli alberi di Natale: sono tutte collegate ad un unico filo e, districandolo, potrai andare a coprire l’albero, interamente. Potrai scegliere il colore delle luci, ma loro saranno tutte lì, ad illuminare la strada e le tue scelte.
Ti sei mai chiesto in cosa credi? E hai mai preso del tempo per definire esattamente cosa intendi?
Io per esempio, nelle mie Personal Brand guidelines ho messo questo valore, e questa è la concezione che ne ho:
Consapevolezza
“La consapevolezza è un valore fondamentale da riscoprire e coltivare. Lo definisco uno stato dell’essere in cui siamo connessi con il nostro profondo “Io” e con tutto ciò che è. Se siamo consapevoli, ossia connessi con noi stessi, sappiamo quali sono i nostri talenti, le nostre potenzialità. Capiamo anche il legame che esiste tra noi e il Pianeta. E cominciamo ad agire, finalmente, da protagonisti. Scegliamo di vivere nella libertà dai condizionamenti e di operare per ristabilire la connessione con noi stessi, in primis, e con la Natura.”
Il mio consiglio: prendi carta e penna e comincia a pensare alle scelte più importanti della tua vita fino ad oggi: cosa ha ispirato la tua scelta?
Nota: non giudicarti quando fai questo lavoro. Inficia il processo positivo di scoperta di te stesso/a. Sentiti solo libero/a di esprimerti.
Definisci i tuoi obiettivi
Come fai a differenziarti, ad essere vero/a e autentico/a se non sai esattamente dove vuoi andare?
Ancora oggi trovo abbastanza confusione nel darsi un obiettivo che sia raggiungibile.
Incontro persone che esordiscono con “voglio fare carriera” ma poi non sanno esattamente che tipo di posizione vorrebbero ricoprire o che addirittura sognano una vita da freelance.
Le neuroscienze hanno dimostrato che la nostra intelligenza è selettiva. Nel momento in cui definiamo un obiettivo e abbiamo abbastanza informazioni per incamminarci verso di esso, il nostro cervello comincia a riconoscere “segnali” per facilitarci il raggiungimento dello stesso.
Fai un tentativo. Di che tipo di vestito o accessorio avresti bisogno in questo momento? Facciamo un esempio: un bel vestito blu. Comincia a cercare online delle idee e poi fai un giro per i negozi del centro della tua città.
Scommettiamo che vedrai solo elementi blu, o almeno saranno quelli che ti salteranno più all’occhio?
Gli algoritmi di Intelligenza Artificiale su questo ci aiutano. Prova a fare una qualsiasi ricerca su Amazon o Zalando (per esempio), e sari letteralmente circondato da quel tipo di prodotto o servizio ovunque online (ma le cose stanno per cambiare per una nuova legge varata a fine agosto).
Il mio consiglio: prenditi del tempo per definire bene i tuoi obiettivi. Sempre e comunque. Se vuoi un supporto, leggi questo mio articolo.
Impara a raccontare la tua storia
Ognuno di noi ha una storia della sua vita da raccontare. Ma ti sei mai chiesto che tipo di storia racconti?
Le storie ci attirano dai tempi dei tempi. È stato il primo modo di trasmettere la cultura ed oggi è il modo con cui le persone capiscono se facciamo per loro o no.
Una storia può avvicinare e una storia può allontanare.
Fino a qualche tempo fa, avevo molte storie ma tante erano tristi. Sconfitte, delusioni affollavano i miei ricordi. Poi un giorno una persona mi ha detto che la storia che mi stavo raccontando nella mia mente mi avrebbe portato poco lontano. La narrazione nella mia testa era quella di una povera vittima delle scelte di altri. Ma era stata davvero così la mia vita. No. Ma avevo scelto di raccontarla così.
Ho cominciato a riscriverla, rivedendo ogni mia scelta ed osservando tutto quello che avevo imparato, le persone arricchenti che avevo conosciuto e che affollano la mia vita, gli step di carriera, le skill che ho appreso e coltivato. E oggi la mia storia mi affascina e affascina.
Il modo in cui ci percepiamo e raccontiamo la nostra storia influisce sulla carriera che scegliamo, sui clienti che attiriamo e su ogni parte della nostra vita.
Il mio consiglio: pensa alla tua storia. Come potresti riscrivere i tuoi fallimenti?
Definisci i tuoi punti di forza, le tue passioni
E qui arriva il bello.
Se sai perché vuoi fare la differenza, che tipo di mondo prometti con il tuo impegno quotidiano, se sai cosa ispira le tue scelte, hai obiettivi in cui credi fortemente e quale storia può aiutarti a motivare e ad attirare quello che vuoi di meglio per te, la cosa che ti manca è sapere quali sono i tuoi punti di forza e le passioni che ti animano.
Perché questo è importante? Perché ogni volta che sarai stanco/a, che non saprai che scelta prendere, che avrai un’insicurezza, saprai con cosa partire, su cosa puntare e come riattivare la tua voglia di andare avanti.
La mia passione è la Moda, il Colore, lo Stile. E li scrivo con la maiuscola perché per me sono la Signora Moda, i Signori Colori e Monsieur Stile.
Quando non avevo più forza di lavorare (ero manager in un’azienda del settore vitivinicolo), ero demotivata, trovavo tutto senza senso, mi sono messa in gioco ed ho investito ella mia passione. Sono diventata stylist presso l’Accademia del Lusso e ho cominciato a ridisegnare il mio stile. Da questa passione ho cambiato tante cose nella mia vita, anche la carriera (se vuoi conoscere la mia storia, la trovi qui).
E la stesa cosa puoi farla tu, se ti conosci profondamente.
Il mio consiglio: prendi carta e penna e crea il tuo identikit!
Conclusioni
Diventare un Personal Brand non è un gioco da ragazzi o da ragazze MA non è impossibile. IN questo articolo abbiamo visto i 5 step per me fondamentali per avviare un lavoro che ti permetterà di comunicare in modo vero e autentico.
Se vuoi accelerare il processo e dare autenticità al tuo Personal Brand, scopri il mio percorso Personal Branding 101: un percorso di coaching studiato per Imprenditori, Manager e Liberi Professionisti.
E come sempre, ricorda:
Beyou. It’s priceless.
Lisa
Comments